In questa sala espositiva, anche se non mancano reperti provenienti da tutto il mondo, è importante ricordare che tra quelli locali alcuni sono degni di nota. Per esempio l’omero di plesiosauro trovato nelle vicinanze di Zavattarello (PV); si tratta dell’unico resto appartenente a questi grandi rettili marini mesozoici, trovato In Italia (fatta eccezione per alcune vertebre descritte nel 1884 e trovate a Cesuna – Vicenza, ma mai più citate).
Altro resto molto importante è il cranio femminile di megacero proveniente dalle alluvioni quaternarie padane; questo cranio apparteneva a un grande cervo ora estinto, i cui maschi avevano palchi larghi più di tre metri.
Altra peculiarità è il frammento di palco appartenente a un tipo di alce ora estinto, detto dai lunghi palchi, proveniente sempre dai depositi dalle alluvioni quaternarie padane. La segnalazione di questa specie in questa zona è particolare per due motivi: il primo è che è la segnalazione più a Sud di tutta Europa (probabilmente questi animali non hanno mai oltrepassato il Po), secondo perché in Italia è stata segnalata, a parte in questa zona, solo a Ranica – BG.